SERVONO ANCORA LE BUSINESS CARDS?

Dipende. Dipende è una parola molto usata nella comunicazione. La business card ha un senso se dice qualcosa di te, in un’epoca il cui il digitale prende il sopravvento.
A me personalmente piacciono gli strumenti senza tempo, che anche dopo anni è possibile toccare e ricordarci qualcosa di chi eravamo. La natura, l’arte, la bellezza, le cose che si possono e vedere e con cui si può entrare in contatto fisicamente, sono per me di fondamentale importanza.
I biglietti da visita possono essere delle piccole opere d’arte.
Sono uno strumento di relazione che va realizzato pensando che è un modo per parlare di sé o della propria azienda.
Come ho realizzato le mie business cards?
I miei biglietti da visita riportano un’illustrazione che descrive il mio percorso e il mio orizzonte. A questo link la descrizione dell’illustrazione. Da tempo volevo stampare le mie business cards in modo che fossero belle, piacevoli al tatto e con un significato. Ho scelto quindi carta materica Gesso, realizzata con fibre di cotone e fibre riciclate dello spessore di 360 g/m2 con labbratura nera, che veniva anticamente usata per impreziosire i volumi.
Li ho poi trattati personalmente con una fragranza che parla di me, sperimentando e divertendomi per comunicare chi sono.
Questo biglietto rappresenta il mio istinto di ricercare bellezza e unicità.
Lo spessore e la qualità della carta (o anche di altri materiali!) fanno la differenza. Il biglietto da visita deve comunicare robustezza, essere piacevole al tatto.
Mi deve raccontare che quell’azienda o quella persona danno importanza ai dettagli.
Magari comunicando un legame con la propria terra, con l’architettura della città, con la personalità o l’attività.
Io sono un’appassionata di fragranze e credo che sia un senso ancora troppo poco considerato, per la capacità che ha di ancorarsi alla memoria e legare ricordi.
Nel libro Profumo di Neil Chapman, quella delle fragranze è definita una forma d’arte che attrae personalità ossessive.
E sono d’accordo. Quando ami l’eccellenza non ti accontenti, c’è una forma di ossessività nel ricercare la perfezione e cercare di ridurre il delta che da essa ci separa.
Il profumo è ciò che anticipa il nostro arrivo e lascia un ricordo quando abbandoniamo una stanza.
Un biglietto da visita, un messaggio: il nostro nome, colori, materiali, un profumo che ci rappresenta. È un ricordo che parla di noi.


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